• Pubblicata il
  • Autore: MARZIA BORGHINI
  • Categoria: Racconti etero
UNA BELLA SORPRESA – 2° episodio – Rivoli (TO) - Gorizia Trasgressiva
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  • Autore: MARZIA BORGHINI
  • Categoria: Racconti etero

UNA BELLA SORPRESA – 2° episodio – Rivoli (TO) - Gorizia Trasgressiva

Soddisfatto, Enrico si alzò in piedi per sgranchirsi le gambe, ma continuò ad accarezzarle i capelli e a coccolarla. Lei riprese fiato e, riconoscente, ricambiò il favore senza che lui glielo chiedesse. Slacciò i jeans di lui, abbassò i boxer e prese il suo cazzo in bocca. Non era mai stata brava coi pompini, ma quella volta si impegnò più a fondo, pizzicando e leccando anche i coglioni, e gli permise di sburrare in bocca.
Appagata dall'orgasmo ricevuto e da quello dato, Marzia divenne più accondiscendente.
- Be', se questa era la sorpresa, è stata assai gradita...
- No, la vera sorpresa sta alla fine del viaggio in moto...
- E quale sarebbe?
- Non sarebbe una sorpresa se te lo dicessi ora...
- Allora dammi il casco... poi vedremo...
Andarono in bagno per ripulirsi e uscirono abbracciati come due fidanzatini. Lui si raccomandò.
- Metti almeno i jeans e la maglietta, in moto si prende molta aria...
- E tu prometti di andare piano...
In moto, non era sicura di dove mettere le mani, quindi le fece scorrere lungo le sue braccia, lui invece prese saldamente le mani tra le sue, mettendole al centro, proprio ai lati dei coglioni.
Le piaceva stare così vicino a suo marito, poi la moto si mosse e si aggrappò a lui stretto. Poteva sentire l'aria scorrere sul corpo e adorava quella sensazione. Enrico ruotò l'acceleratore sentendola sobbalzare e stringersi a lui con le braccia e le gambe. Percepiva il timore e l'eccitazione che la attraversavano.
- Vuoi tornare a casa?
- No... andiamo avanti!
Gridò lei di rimando, mentre la moto sfrecciava veloce. Non passò molto tempo e si ritrovarono in un vialetto di campagna. Davanti a loro comparve una vecchia casa contadina, con la vernice sbiadita e scrostata, le finestre rotte e la porta d'ingresso divelta.
Marzia scese dalla sella mentre Enrico spegneva il motore. Si tolsero i caschi, fissando la vecchia casa senza credere allo stato in cui si trovava.
Lui rimase in piedi dietro di lei, posandole le mani sulle spalle e palpandole le tette,
- Ricordi l'ultima volta che siamo stati qui?
- E come potrei dimenticare quando la tua macchina ha esaurito la benzina? Sono passati 25 anni, non c'erano i telefonini, pioveva forte e siamo corsi in questa casa per vedere se fosse possibile usare un telefono.
Ma anche allora era disabitata.

CONTINUA

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