• Pubblicata il
  • Autore: Tuareg
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Un drink a tre - Gorizia Trasgressiva

Io e il mio amico Giorgio avevamo sempre condiviso le nostre conquiste, nel limite del possibile, quando una ragazza sembrava ben disposta a un rapporto a tre, scattava l’invito reciproco a partecipare alla festa. Anche quella volta fu così, con Germana, una splendida figa mora. Non molto alta, ma con delle curve mozzafiato, e un culo da paura. Quando veniva nel mio appartamento e facevamo all’amore come due forsennati, gliene parlai e lei non si buttò via. Insomma, l’idea la stuzzicava, non l’aveva mai fatto in tre, ma avrebbe provato volentieri. Così una sera invitai anche Giorgio. All’ora stabilita suonò alla porta, noi eravamo lì da una decina di minuti e stavamo bevendo un drink. Regalò a Germana una rosa rossa, che gran figlio di puttana era Giorgio, riusciva a conquistarsi le simpatie delle ragazze anche con questi gesti. Dopo le presentazioni bevemmo qualcosa e facemmo un brindisi alla nostra amicizia. Ci sedemmo sul divano, mettendo Germana in mezzo a noi, il sottofondo musicale si prestava al ballo, volendo anche a uno strip tease, chiedemmo a Germana se voleva deliziarci delle sue prosperose forme. Si alzò e si mise a danzare, spensi qualche luce di troppo e rimanemmo nella penombra, quel tanto che bastava a creare una perfetta intimità. Le sue movenze ci misero subito all’erta, i nostri cazzi subirono una pressione verso l’alto, in pratica eravamo già in tiro. Si sfilò la camicetta e rimase col reggiseno, a fatica riusciva a contenere le sue meravigliose tette, si potevano già vedere i capezzoli duri e vogliosi di baci. Poi fu la volta della sottana a scivolare sul pavimento, uhmmm un perizoma metteva in risalto le rotondità del suo sedere e a malapena copriva la peluria della sua figa, tant’è che spuntavano ai lati le sue labbra carnose. Giorgio si alzò e l’aiutò a slacciare il reggiseno, wow le sue tette balzarono fuori, sode e piene con i capezzoli turgidi, come avevamo immaginato. Io iniziai a sfilarle il perizoma, e accarezzai il suo sesso, infilai prima un dito, poi due, sentii che già era bagnata, la mettemmo sul divano, le allargai le gambe e cominciai a leccarla per bene, all’interno delle cosce poi sull’inguine, baciai delicatamente le sue labbra prima di prendere possesso del suo clitoride, gonfio e voglioso dei miei baci, lo succhiavo e lo leccavo, sentivo il suo bacino muoversi nella mia direzione, stava per raggiungere già il primo orgasmo della serata, Giorgio intanto si stava facendo succhiare l’uccello, Germana in questo era un vero portento, mai trovato una bocchinara tanto brava, era capace di farti sborrare nel giro di pochi minuti, ma questo ovviamente non poteva farmi piacere, volevo godere dei suoi baci il più a lungo possibile. La feci mettere alla pecorina sul divano, appoggiata con le braccia allo schienale, io la pompavo da dietro e il mio amico dall’altra parte se lo faceva succhiare. Poi invertimmo i ruoli, Germana me lo baciava e Giorgio da dietro la scopava. Vidi che si mise in ginocchio e iniziò a leccarle il buco dietro, metteva la saliva e spingeva la sua lingua dentro l’ano. Era bello dilatato, Giorgio si alzò e appoggiò la punta del suo cazzo davanti al suo culo, prima una leggera resistenza e una smorfia di dolore, poi sempre di più il suo cazzo penetrò nel suo bel culo. Germana non aveva più la smorfia di dolore iniziale, anzi, spingeva a più non posso all’indietro il suo culo per prenderlo tutto dentro. Venimmo quasi all’unisono, Giorgio sborrò nel suo culo e io inondai la sua bocca del mio sperma, succhiò fino all’ultima goccia e ci sedemmo sul divano, soddisfatti. Bevemmo un altro drink continuando a baciare e toccare nelle parti intime la nostra amica, che non era sazia. Si mise in ginocchio davanti a noi baciando e leccando i nostri uccelli, che in breve ritornarono duri e pronti all’uso. Giorgio si mise steso sul divano e Germana lo cavalcò, infilandosi il cazzo del mio amico nella sua figa fradicia e bagnata di umori vaginali, leccai il suo culo insalivandolo bene e appoggiai la mia asta davanti al suo buchetto, spinsi leggermente in avanti e in un colpo solo lo infilai dentro, ormai era talmente calda che non fece nessuna smorfia, la sbattevamo uno davanti e uno dietro, con suo sommo piacere. Urlava e mugolava e stava per venire ancora, ma era troppo bello per finirla così, ci sfilammo e cambiammo posizione, potevo così vedere le sue tette ballarmi davanti agli occhi, uno spettacolo unico. Giorgio aveva il cazzo più grosso del mio e nel culo Germana lo avvertiva di più, iniziò a spingere con più forza all’indietro, io glielo sbattei tutto nella figa e lei con un rantolo raggiunse l’orgasmo. Ci alzammo in piedi e ci mettemmo di fronte a lei, baciò prima poi l’altro e ci sborrare ancora nella sua bocca. Era un’immagine perfetta, da gran porca, com’era lei.
Ci sarebbero stati altri drink, ci disse alla fine.

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