• Pubblicata il
  • Autore: DEBORA PIG
  • Categoria: Racconti etero
TRASFERTA A CATANZARO – 1^ puntata -  Catanzaro (CZ) - Gorizia Trasgressiva

TRASFERTA A CATANZARO – 1^ puntata - Catanzaro (CZ) - Gorizia Trasgressiva

Era una brutta giornata di inizio aprile e andai a lavorare controvoglia (come sempre). Arrivai alla ditta di Reggio Calabria con un modesto ritardo (come sempre). Entrai in ufficio, mi tolsi la giacchetta, accesi il computer e andai a prendere un caffè alla macchinetta. Al ritorno, la prima cosa era aprire lo smartphone e collegarmi con un casinò online. Avevo appena iniziato con una elementare slot machine quando è entrato il mio capo con una cartellina in mano. 
- Devi andare subito a Catanzaro con questo contratto che deve essere firmato urgentemente. Non ho nessun altro da poter mandare... 
- Ma...
- Ma una minchia! Queste sono le chiavi della mia auto. Terrò conto di questo favore per le prossime promozioni. 
Mi palpò il culo e uscì velocemente come era entrato.
Pensai: “Brutto cafone! Sono le 9, sto ancora bevendo il mio caffè del mattino e tu mi spedisci a Catanzaro... 'fanculo! Allora telefono al mio ex Cosimo e unisco l'utero al dilettevole”.
- Ciao bello, che ne dici di prendere un caffè a Catanzaro centro fra 2 orette? Sbrigo una commissione di lavoro e sono da te... alla Gelateria Amedeo in via Alberghi va bene?
- Aoooooo!!! Ci sei?
- Sì, sì... mi hai colto di sorpresa. Certo, possiamo prendere un caffè... e pure qualcos'altro...
- Ok, ci sentiamo verso mezzogiorno... 
- Vabbuò, come faccio a dire di no a una femmina come te? Richiama appena sei in zona...
Chiusi il telefono e chiamai mio marito per avvisarlo che dovevo andare a Catanzaro per lavoro e che sarei rincasata più tardi. Scesi a piano terra ed entrai nella macchina aziendale.
La strada era intasata come sempre. Benissimo, così potevo mentire e fare tardi senza destare sospetti. Presi una scorciatoia e in ZZ ore ero a Catanzaro. Raggiunta la sede della Unicredit, feci firmare i documenti al direttore. In 20 minuti ero fuori e chiamai Cosimo. 
- Eccomi... ho già finito... prendiamo quel caffè? 
- Hai già finito? 
- Sì... 
- Ok... dove sei? 
- Come dove sono? Alla gelateria Amedeo di via Alberghi, non ti ricordi? 
- Ah sì, scusa... mo' arrivo... 
Mangiai una nepitella e fumai una sigaretta. 
Con mezz'ora di ritardo, dalla vetrina del locale vidi che la sua lussuosa Audi mi aspettava. Uscii e lui mi venne incontro con una mano nascosta dietro la schiena, mi diede un bacio sulla guancia e disse: 
- Finalmente ci rivediamo... sei ancora più bella dell'ultima volta... Ah... questo è per te, disse mostrandomi un mazzo di rose.
Sono rimasta stupita, erano davvere belle e dopotutto erano passati solo sei mesi dalla nostra ultima scopa... dal nostro ultimo incontro. Sì, perchè devo ammettere che, anche se mi ero sposata con un altro, qualche scappatella me la concedevo spesso.
Mi invitoò sulla sua macchina e gli chiesi: 
- Scusa, ma dove mi porti? Qui fanno i caffè migliori di tutta Catan... 
- Conosco un'altra caffetteria perfetta... 
Salii in macchina e ci dirigemmo nel posto misterioso.
- Vedi che massimo alle 5 del pomeriggio devo stare a Reggio... ok? 
- Okay...
Disse lui. Quando mi aiutò ad allacciare la cintura di sicurezza, mi toccò il seno e un piacevole brivido attraversò tutto il mio corpo. Si fermò davanti a un palazzo isolato poco distante, parcheggiò e disse che eravamo arrivati. Un po' perplessa, gli chiesi dove fosse la caffetteria. 
- Al 2° piano...
Rispose. Stetti al gioco e lo seguii in un elegante appartamento proprio al 2° piano. 
- Mettiti comoda, il caffè arriva subito...

CONTINUA

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