• Pubblicata il
  • Autore: Rica
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Noi tre - Gorizia Trasgressiva

Da anni ho un rapporto stupendo, in tutti i sensi, col mio Sandro. Non lo cambierei per nulla al mondo e con lui ho trascorso momenti splendidi e condiviso avventure scoppiettanti. Qualche tempo fa, in una serata un po’ speciale: cenetta in casa, atmosfera intrigante, tanta voglia di fare sesso, ho notato una sua entusiastica reazione ad una scena di un filmetto hard noleggiato per l’occasione. Era una scena di sesso a tre e la pornostar sembrava entusiasta delle attenzioni che due ragazzoni le stavano prestando contemporaneamente. Devo ammettere che immaginare di trovarmi in una situazione analoga mi ha sempre messo molta curiosità, ma anche molto timore. So che a lui piacerebbe, so che forse anche a me andrebbe a genio, ma diciamo che ho sempre avuto paura di andarmela a cercare.

Poi, come succede a volte nella vita, sono state le occasioni a cercare noi e tutto è successo con una tale naturalezza da non sembrare vero.

Eravamo in vacanza in uno splendido villaggio turistico della Campania: un accogliente bungalow sotto un antico uliveto in riva al mare. Già un’atmosfera del genere diventa poesia e, lo ammetto, io e Sandro ci stavamo divertendo moltissimo, di giorno e di notte. Un pomeriggio, mentre mi stavo gustando un rinfrescante bagno in piscina, ho avuto una “collisione” con un uomo che, nuotando, non mi aveva vista.

Roberto, questo lo avrei saputo dopo era il suo nome, si è subito scusato comportandosi in modo così garbato che il piccolo incidente si è tramutato in una piacevole occasione di conoscenza ed è approdato al bar con un aperitivo che Roberto ha voluto a tutti i costi offrire a me e a Sandro. Come succede in questo tipo di villaggi, dove ci si incontra nelle mille occasioni che la vita di vacanza ti propone, abbiamo avuto modo di approfondire la conoscenza con Roberto, di condividere alcune giornate in spiaggia, di apprezzare la sua amabile conversazione e il suo saper stare in compagnia. Mi è addirittura venuto da pensare come mai un uomo così interessante fosse del tutto solo.

Dopo qualche giorno il rapporto tra noi tre era disinvolto come se ci fossimo conosciuti da anni e tra i due uomini si era creata una simpatica complicità per cercare di individuare, in modo del tutto scherzoso, una potenziale compagna al nostro amico Roberto. Una sera, al solito bar a bordo piscina, sorseggiando piacevolmente un aperitivo, Sandro ha indicato a Roberto una splendida ragazza che stava per tuffarsi in acqua dicendo: “E di quella cosa ne dici? Magari ti tuffi pure tu, la incroci sott’acqua e la inviti a cena!”. Io sono scoppiata a ridere per quella battuta, peraltro stupidissima, ma Roberto, in modo assolutamente sorprendente e con una classe senza eguali ha guardato Sandro, ha guardato me e fissandomi negli occhi ha detto sorridendo: “No, grazie, io la mia conquista in piscina quest’anno l’ho già fatta”. Ho smesso di ridere, ho guardato Sandro, poi Roberto, ero un po’ imbarazzata, ma nello stesso tempo lusingata da quello strano complimento. A sbloccare la situazione è stato lo stesso Roberto: “Sandro non pensare male, sai benissimo che con Angela non è successo nulla, era solo un modo per dire a lei quanto sia affascinante e a te quanto sei fortunato ad averla.”. Sandro ha sorriso, ringraziando con effettivo orgoglio maschile del complimento fatto a me, ma io per la prima volta mi sono sentita realmente vicino a due uomini che avrei baciato contemporaneamente e … l’ho fatto. Prima Roberto sulla guancia e poi Sandro sulla bocca, per non lasciare dubbi sulla gerarchia dei miei sentimenti. Ecco qua: due uomini, affascinanti, belli, simpatici, che vanno d’accordo: ora o mai più! “Sentite un po’, visto che Roberto sostiene di avere già fatto la sua conquista e che a Sandro sono io ad impedire che ne faccia delle altre, perché non fate scegliere a me chi è l’uomo della mia vacanza?”. I due maschietti, mi hanno guardato come se avessero visto volare un somaro. “Tanto per cominciare vi dico che siete entrambi molto carini, che ci sapete fare a chiacchiere e siete anche molto spiritosi, avete entrambi un gran fascino, ma il giudice di questa gara sono io, quindi ho bisogno di più tempo e di approfondire alcuni aspetti. Quindi questa sera … si cena insieme: OK?”. I due a questo punto sembravano usciti da un film di fantascienza. Il solito Roberto, comunque sempre pronto con le parole, se ne esce con un “Beh, un invito a cena non si rifiuta mai: vi va se porto da bere?”. Il ghiaccio era definitivamente rotto, ero certa che tutti avessimo compreso molto bene la proposta e la sincera risata in cui siamo scoppiati tutti e tre aveva sancito l’accordo. Cena insieme nel nostro bungalow e poi … spazio libero alla fantasia!

Mentre preparavo la tavola Sandro mi si è avvicinato da dietro, mi ha abbracciato affettuosamente e mi ha detto: “Angela, ti voglio bene sai?”. Ero già eccitata dall’impresa di portare due uomini nella mia tana, ma questa dolcezza mi ha sciolto del tutto, mi sono girata e ho baciato il mio uomo come probabilmente non era mai successo prima. Un lungo sensualissimo bacio, forse pensando già che stavo per baciare due uomini contemporaneamente.

Un leggero e ritmato bussare alla porta mi ha risvegliata dal sogno. Un ultimo piccolo bacio sulle labbra di Sandro e sono andata ad aprire la porta a Roberto che si è presentato con un paio di bottiglie di spumante ghiacciato e il suo solito sorriso elegante e sbarazzino. “Buonasera, eccomi qua”. Era elegantissimo, anche se vestito con una semplice maglietta di cotone e un paio di calzoni corti. Aveva uno strano fascino, forse per me era il fascino del proibito, il mio primo uomo alternativo a Sandro, quello che avrebbe realizzato uno dei desideri che covavo da tempo.

Un bacio di benvenuto all’ospite, il vino appoggiato sul tavolo e via in cucina a prendere la cena già pronta, mentre i due uomini si occupavano di versare il primo bicchiere. Li ho guardati da lontano: a questo punto l’imbarazzo era certamente più loro che mio! Ho deciso subito che sarei stata io a prendere l’iniziativa ed eliminare ogni tentennamento nel più breve tempo possibile: sarebbe stato disastroso sedersi a tavola e tossicchiare per mezz’ora aspettando chissà che cosa. Sapevamo bene cosa volevamo di preciso: provare l’emozione di fare sesso in tre e da parte mia non vedevo l’ora di stare con quei due deliziosi uomini. Il giudice doveva entrare in azione e dichiarare aperti i giochi. Avevo addosso un paio di piccoli slip, praticamente un triangolino di pizzo davanti e un nastrino bianco dietro. Sopra mi ero messa un camicione morbido e lungo allacciato davanti, nient’altro. Ogni altro capo di abbigliamento sarebbe stato superfluo.

Mi sono slacciata un paio di bottoni: comparire nuda sarebbe stato troppo, ma la scollatura generosa e il panorama sottostante avrebbe fatto la sua bella figura. Due vassoi di prosciutto e melone nelle mani e via.

“Eccomi qua, mi avete preparato da bere?” Mi sentivo proprio bene, ero pronta e decisa a guidare la partita. Roberto, nel porgermi il bicchiere, non ha risparmiato un attento esame del mio seno, normalmente ben più scoperto con il costume da bagno, ma che forse la scollatura vedo-non-vedo faceva risaltare ancora di più. “Allora, cari ragazzi, che ne dite della vostra Angela? Vi piace come sono vestita?”. Sandro e Roberto si sono guardati con uno sguardo di intesa e hanno appoggiato sul tavolo i loro bicchieri: il gioco era cominciato. Sandro è stato il primo ad avvicinarsi a me, sulla scorta di anni di esperienza di giochi di coppia. Mi ha sfilato il bicchiere dalle mani, lo ha appoggiato delicatamente sul tavolo e ha ripreso a baciarmi come stava facendo prima dell’arrivo di Roberto. Le nostre labbra e le nostre lingue si sono intrecciate con incredibile sensualità mentre lui mi accarezzava la schiena e scendeva sulle natiche. Ho lasciato un momento la sua bocca per guardare negli occhi Roberto, tendergli una mano e invitarlo ad avvicinarsi, volevo anche lui. Si è messo dietro di me e ha cominciato con dolcezza e decisione ad accarezzarmi. Prima le spalle e le braccia, poi la schiena con una pressione delle mani che mi faceva sentire esplorata e massaggiata profondamente. Un tocco nuovo, una sensazione strana: Sandro, esperto e sapiente gestore delle emozioni del mio corpo, e Roberto, bravissimo massaggiatore con l’interesse della novità assoluta.

E’ stato Sandro a slacciare uno ad uno i bottoni della camicia e a lasciarla morbidamente aperta sul mio corpo, ma è stato Roberto, come in una rappresentazione teatrale provata da anni, a prendere i lembi di tessuto e a sfilarlo via lasciandomi quasi completamente nuda tra loro. Avevo già i brividi, ero eccitatissima, il gioco era languidamente meraviglioso. I due hanno preso a rivestire il mio corpo di una serie di attenzioni che non avevo mai avuto prima. Baci, carezze, morsi, percorsi delle unghie sulla mia pelle, mentre si stringevano sempre di più, uno davanti e uno dietro di me, facendomi sentire la pressione dei loro corpi sul mio che bruciava al loro contatto. La mia testa era già su un altro pianeta e le mie mani hanno cominciato a muoversi cercando un contatto con i miei uomini per ricambiare almeno in parte le piacevoli sensazioni che stavano regalandomi. Un lunghissimo momento di paradiso.

“Ho voglia di guardarvi”, ho sussurrato, “ho voglia di vedervi nudi, ma vi voglio spogliare io. Sedetevi sul divano.”. I due meravigliosi ragazzi, seppure a malincuore, si sono staccati da me e si sono andati a sedere sul divano letto. Non riuscivano a togliermi gli occhi di dosso, ma la cosa non poteva che farmi piacere. Sapevo di eccitarli con questo modo di fare, ma era proprio quella la mia intenzione e i loro sguardi erano provocanti carezze per me. Mi sono avvicinata a Sandro, le mie ginocchia appoggiate alle sue, gli ho preso la maglietta e gliel’ho sfilata. Mi piace il mio uomo e il contatto con la sua pelle mi ha sempre fatto venire i brividi. Un fugace tocco delle mie dita sul suo petto, poi è toccato a Roberto, e già spogliare un uomo meno conosciuto mi ha fatto sentire l’eccitazione della prima volta. Le mani erano meno salde, ma anche la sua maglietta è finita laggiù vicino a quella di Sandro.

Le braccia dei miei due cavalieri si stendevano verso di me, le loro mani accarezzavano i miei fianchi, salivano sui seni, percorrevano il mio corpo: sensazione sempre gradevolissima. Mi sono piegata su Sandro per togliergli i pantaloncini. Lo conosco e sapevo che sotto non ci sarebbe stato altro da levare. Era già un bel po’ eccitato dalla situazione: il suo sesso ha subito fatto capolino cercando le mie cure, ma avrebbe dovuto aspettare ancora qualche momento. La stessa mossa l’ho ripetuta con Roberto, poco più laboriosa. Ho slacciato i bottoni dei pantaloni, li ho sfilati, ho preso gli slip e anche quelli, come tutto il resto, sono finiti in un angolo della stanza. Naturalmente anche Roberto era già eccitato e pronto alla battaglia.

“Fatemi un posticino” ho detto e mi sono seduta fra di loro. In questo modo potevo avere tra le mani i miei due bellissimi giocattoli di carne per cominciare una lenta lunga danza rituale prima dei fuochi d’artificio finali. Ero già parecchio bagnata e il contatto con due bellissimi arnesi non faceva altro che montare la mia eccitazione. E poi erano due! Roberto e Sandro hanno ripreso a dedicarmi tutte le attenzioni che una donna può sognare e il contatto delle loro mani e delle loro labbra con le parti più sensibili del mio corpo mi faceva andare in visibilio. Credo di aver cominciato a perdere il controllo quando la mano di Sandro ha scostato l’elastico dei miei minuscoli slip ed è arrivata a contatto con le labbra bagnatissime e roventi del mio sesso. “Anche Roberto” ho sussurrato nelle sue orecchie, e lui non si è fatto pregare. Avevo le mani di due uomini che stavano giocando con le mie mutandine e con le mie parti più intime, mi sembrava già di non capire più nulla. Continuavo a fare scorrere le mie mani su di loro e lasciavo che i miei amanti mi facessero fremere di piacere. Volevo godere tanto, ma stava già succedendo e il primo orgasmo mi è montato quando ho sentito contemporaneamente la lingua di Roberto sul mio seno e la mano di Sandro sul clitoride. “Si, dai, fammi godere”, e a questo richiamo i due si sono realmente scatenati su di me provocandomi fortissime scosse di piacere che ho gustato aggrappandomi ai loro splendidi e morbidi falli.

A questo punto la mia testa era completamente volata in un mondo che non conoscevo ancora e i due ragazzi, sentendomi vibrare di piacere, sono passati all’opera. Sandro si è alzato dal divano e con abile mossa mi ha tolto l’unico filo di stoffa che era rimasto sul mio corpo, si è inginocchiato davanti a me e ha iniziato a esplorare con la lingua le labbra bagnatissime, con una intensità guidata dalla fortissima eccitazione e dal desiderio di possedermi. Roberto invece si è messo in ginocchio sul divano e ha offerto la lucidissima punta del suo sesso alle mie labbra. E’ stato uno splendido regalo che ho accolto volentieri. Avere un uomo che ti fa godere esplorandoti con la lingua in ogni angolo e un altro che ti fa assaporare il gusto del suo sesso è una sensazione che non si può raccontare. Ho cominciato ad assaporare Roberto succhiando forte e aiutandomi con le mani, facendomi letteralmente scopare in bocca, mentre mugolavo dal piacere che mi stava provocando Sandro. Ho stretto la sua testa fra le cosce e con una mano l’ho premuta contro di me quasi a farmi penetrare per assaporare un altro orgasmo che stava per arrivare. Lui ha infilato la lingua dentro di me e con le mani ha raggiunto il mio seno per stringerlo con forza, poi di nuovo ha raggiunto il clitoride con una stretta che mi ha fatto letteralmente perdere il senno.

Ho allentato la presa, lui si è staccato da me ed è venuto ad offrirmi anche la sua durissima asta che aveva assoluto bisogno di attenzioni. Ho cominciato a suddividere baci carezze succhiotti e colpi di lingua tra i due bastoni che avevo davanti a me. Mi sono sembrati così grandi e soprattutto così belli, profumati, lucidi, miei!

Era ora di prenderli dentro di me, il mio ventre voleva essere riempito da qualcosa e i due meravigliosi compagni della mia avventura avevano assoluto bisogno di penetrarmi prima di esplodere di eccitazione. Ho tenuto Sandro tra le mie labbra e con la mano ho indirizzato Roberto verso l’apertura della mia grotta, rigirandomi su un fianco e offrendola al suo ariete. Ho accompagnato con un mugolio di piacere la sensazione della sua carne che premeva sulle labbra bagnatissime proprio mentre Sandro, eccitato dalla scena e dai miei lamenti, irrigidiva le reni e mi violava col suo membro la mia bocca fino a sentire la mia gola. Roberto non ha trovato resistenza nel lago dei miei umori ed è entrato lentamente ma profondamente dentro di me. Morbido, caldo, duro, grande, pulsante e gonfio di voglia: bellissimo. “Scopa Roberto, scopa forte”, ho ordinato lasciando un minuto Sandro per riprenderlo subito dentro la mia bocca.

Roberto ha cominciato a cavalcare con energia ed era quello di cui avevo bisogno. Ora mi sentivo padrona del fallo del mio amore e lo facevo godere con la bocca, mentre un altro splendido arnese mi stava ribaltando il ventre con tutta la forza che un uomo può mettere in un atto così carico di desiderio. Solo a quel punto Sandro ha avuto il coraggio di parlare: “Ti piace vero? Lo sento da come mi stai succhiando, mi accorgo che ti piace. Dai Roberto dacci dentro, a lei piace essere sbattuta e stasera ne vuole un casino!”. Era vero. Non vedevo l’ora di provarne due insieme, ma volevo prima farmi scopare da Sandro, il mio Sandro, irrinunciabile contatto con l’uomo della mia vita. Mi sono sottratta ai colpi di Roberto, con un piccolo movimento di rotazione l’ho invitato a uscire da me e mi sono contemporaneamente offerta a Sandro che non si è fatto certo pregare e ha cominciato a sua volta a scorrermi dentro con colpi decisi e potenti. Ho preso Roberto in bocca, assaporando il misto di umori suoi e miei e la sensazione di essere scopata e di poter avere un uomo da baciare si è ripetuta facendomi nuovamente trasalire. “Quanto siete bravi, è bellissimo, sto godendo come mai!”.

Roberto, eccitatissimo, mi ha tenuto ferma la testa e ha infilato il suo palo fino in gola. Mi sembrava di soffocare, ma ne sentivo il pulsare dentro di me: era bellissimo. “Ragazzi, vi voglio insieme, andiamo sul letto, adesso!” ho rantolato non appena Roberto mi ha liberato la bocca.

Raggiunto il letto ho chiesto a Sandro “Amore sdraiati che ti vengo sopra.” Non avevo mai fatto l’amore con due uomini, ma l’istinto mi faceva muovere come se non ci fossero mai stati segreti. Sandro si è sdraiato con l’antenna dritta all’aria e io mi sono seduta su di lui, dandogli le spalle, e appoggiando la cappella all’ano. Lentamente, ma con decisione, il palo ha preso posto nell’angolo più intimo del mio corpo. Mi piace sentirlo là e ho preso a muovermi per farmi penetrare col ritmo a me più congeniale. Ma volevo anche Roberto, due insieme, come nei film e nei miei desideri più nascosti, sogni che stavano per realizzarsi. L’asta di Roberto era già pronta a entrare in gioco, lui si stava lentamente accarezzando entusiasta dello spettacolo della mia cavalcata. Mi piaceva guardarlo mentre si masturbava, mentre faceva scorrere la mano ormai bagnata sul tronco, sulla cappella, poi ancora giù e su. Mentre guardavo lui facevo su e giù anch’io con Sandro dentro di me con lo stesso ritmo. Era bellissimo, non avrei mai smesso. Mi sono appoggiata a Sandro e ho fatto uscire il suo arnese dal mio buchino. Mi sono rigirata, mi sono stesa su di lui e ho preso la sua verga per infilarmela nella sua guaina naturale, dentro, fino in fondo, fino a che ci stava. Cominciavo a non capire più nulla, ma mi riuscivo a rendere conto che anche i miei uomini erano piuttosto fuori di testa.

“Vieni Roberto, ora tocca a te. Vi voglio insieme, Vieni nel culo che voglio sentirmi piena di cazzi!”. Ho pronunciato quelle parole senza alcuna timidezza, quasi per accrescere ancora la mia e la loro eccitazione. Roberto si è avvicinato si è sistemato sul letto, ha bagnato la cappella con la saliva, l’ha appoggiata sul mio culetto e ha cominciato a spingere. “Oh cazzo, dai, spaccami, e tu amore mio scopami. Oh cazzo che bello, ahhh come mi piace, uhhh”. Non stavo più in me. Stavo scopando con due bellissimi strumenti di piacere uno davanti che mi faceva sentire le pulsazioni del godimento del mio uomo, l’altro di dietro con uno splendido lento inesorabile stantuffare. Impossibile ragionare, pensare, capire, ero completamente persa in un infinito vortice di piacere che squassava ogni angolo di me. Sentivo scosse dentro tutto il mio corpo, stavo per avere un orgasmo incredibile. Continuavo ad agitare il sedere per sentirli di più, perché non riuscivo a stare ferma, perché stavo godendo come una pazza. “Cazzo sto venendo!” credo di avere urlato. Sandro subito si è avvicinato al mio orecchio e mi ha detto “Godi tesoro, questa serata è tutta tua, godi!”. Roberto mi ha afferrato saldamente le anche e ha preso a sbattere sempre più forte, mi sembrava di impazzire, sentivo i due uomini scontrarsi dentro di me con una violenza che non sapevo nemmeno di desiderare ma che mi faceva impazzire.

Sono esplosa in un orgasmo che mi ha preso violentemente dalla testa ai piedi, lungamente, profondamente. Tutti i miei muscoli hanno preso ad agitarsi a vibrare come frustati da stimoli inesistenti. Ma volevo un ultimo regalo: “Venite anche voi, dentro, fatemi sentire tutto quello che avete in corpo, riempitemi di sesso, di sperma, di tutto, forza, dai, adesso, con me!”. Ed è successo, magicamente è successo. Fiotti di seme bollente e denso ovunque dentro di me e tutti e tre insieme, siamo stati rapiti da un unico vertice di godimento, con un’intesa che sembrava avessimo avuto da sempre!

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20/07/2013 14:04

michele

una storia spettacolare che mi piacerebbe provare con mia moglie

17/08/2013 09:15

Maria Grazia

fai bene tesoro non avevo letto dove dice che tuo marito è stronzo antico, fai benissimo con il tuo amante bacioni ANNA

17/08/2013 09:12

Maria Grazia

bel racconto il tuo amante ti sfrutta troppo, io trasgredisco sempre con mio marito mi eccita di piu' abbiamo un amico singol che organizza serate spesso con 5 uomini e m io marito presente a volte non partecipa dipende comunque ANNA se tuo marito non piace trasgredire cara mia fai bene godi se giovanissima io ho 35 anni sono mora snella un bel culo 1,77 mio marito bellissimo con un bel cazzo sui cm 20 il suo amico piu' o meno uguale poi il nostro amico organizza spesso con amici con mazze enormi 27 30 godo moltissimo perché sono grossi di circonferenza noi trasgrediamo da 10 anni abbiamo conosciuto molti singol e coppie ma mi piacciono i singoli meno le coppie..baci

17/08/2013 08:56

ANNA

bellissima storia, io spesso faccio con due uomini devo ammetterlo non so stare piu' con un uomo mi piace in due io e il mio amante mi ha presentato un suo amico una storia simile mi hanno invitata a cena, il mio amante mi proponeva spesso il trio io dicevo sempre no nono no , mio marito è all'antica mai fatto proposte del genere, fortuna cke il mio amante mi ama,lo adoro e lavoriamo insieme lui è un titolare spesso facciamo sesso in ufficio e chiama anche il suo amico, a mio marito gli dico che faccio tardi per colpa del titolare che vuole che faccio gli straordinari,lui non sospetta perché lo vede vecchio ma non è vecchio ha 51anni ben tenuti, mio marto 32 enne e io 28 ma è meglio il mio amante ha piu' fantasia e mi fa godere con il suo amico 4oenne mio marito è stronzo antico, se era moderno magari godeva di piu' a volte il mio amante vuole sapere come scopo con mio marito io gli racconto e lui si eccita mi fa dai chiudi l'ufficio fammi un pompino, lui sulla sedia, chiama mio marito e gli dice scusa tua moglie fa tardi abbiamo del lavoro arretrato, mio marito mette il vivavoce e sento la sua voce che dice ok va bene grazie della telefonata io mi eccito e spompino come una troia lui parla dicendo come va tutto bene la bambina ora ha tre anni vero, io che spompini e maneggio il grosso cazzo del mio amante 25 cm cironferenza enorme, anche quello di mio marito è grosso e a dire il vero piu' grosso di tutti è quello del suo amico 28 ma piu' piccolo di circonf di poco....insomma alla fine chiude la chiamata, come chiude io urlo porcoo chiama il tuo amicoo vi voglio in due lo lecco tutto lui chiama l'amico e gli sussurra cia vieni da me in ufficio c'è ANNA dai che ci vuole in due io urlo dai vieni ti prego a viva voce sento ANNA SUCCHIA TROIA arrivo e visto che ti piace il cazzo un giorno organizziamo con altri tre amici fidati io sussurrooo siiiiii sono per sempre la vostra troia vi amo loro siii sei la nostra schiava dopo ti ecciti e quando torni scopi pure con tuo marito io urlo di goduriaaaaaaa sii porcellini miei vi amo non lasciatemi maiiii e loro cheee ti lasciamooo sei mastta ANNA anche noi ti amiamo,inomma dopo mezzora arriva con i suoi tre amici eravamo in 5 mi bendano sentivo 10 mani e il mio amante di prendeva la testa spingendola verso i cazzi che non conoscevoo godevo tanto poi mi tolgo la benda chi vedo un amico del pricipale il mio amante uno di colore 20enne con un cazzo grosso mai visto mi invitano a succhiarlo era grosso loro si segavano urlando dai anna dai succhia il ragazzo di colore io m i faccio ripetere due volte, poi mi sentivo prendre a turno in figa ero a pecorina mentre spompinavo il ragazzo di colore loro 4 quattro mi sculacciavano il mio culo tutto rosso urlando come dannati puttana troia succhia ti piace il cazzo nero ehh troia io godevo come mai,loro mi scopavano a turno colpi secchi e sentivo dire da dai adesso a me poi dai dai adesso a me sono venuta non so quante volte è stato bello spesso capita di rifarlo bello p

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