• Pubblicata il
  • Autore: BEDDAFESSA
  • Categoria: Racconti etero
 IL VECCHIO GENTILUOMO – parte due – Militello (CT) - Gorizia Trasgressiva

IL VECCHIO GENTILUOMO – parte due – Militello (CT) - Gorizia Trasgressiva

Dopo essere entrati, ha chiuso le portiere e mi ha spogliato lentamente e attentamente, godendo della vista di ogni dettaglio del mio corpo nudo. Mi ha baciato dalla testa ai piedi. Le sue labbra calde e bagnate scivolavano leccando e gustando ogni centimetro della mia pelle. 
Sentivo le sue mani accarezzarmi le cosce e soffermarsi sui peli pubici, e la sua lingua rasposa inumidire la mia fessa. Poi è stato il mio turno a spogliare lui, che, al di là dell'abbronzatura e dei vestiti eleganti, si è rivelato per quello che era: un uomo di 65 anni coi cugghiuni penzolanti e la minchia flaccida.
Eppure, dopo averla toccata e massaggiata con garbo, è cresciuta e si è gonfiata come ai bei tempi, scura e robusta. Don ******* ha abbassato tutti i sedili che pareva un campo di calcetto, m'ha messo a quattro zampe e m'ha penetrato senza preservartivo (senno' si fiappava ancora), stringendomi i fianchi e afferrandomi la gola di tanto in tanto. Lo sentivo forte e màsculo, il sangue scorreva rapido nelle mie vene e la vagina era calda e accogliente.
Non sapevo che i vecchi fossero così resistenti, m'ha scopato per mezz'ora, sculacciandomi e dicendo porcherie. Io sono venuta due volte e sono stata contenta quando finalmente pure lui ha sburrato.
Abbiamo entrambi raggiunto l'orgasmo in fretta, ma è stato potente, ricco di piacere e di desiderio. Mi ha guardato con ammirazione mista a ubriachezza, come un demonio dallo sguardo angelico. Gli ho chiesto:
- Chi sei? Da dove vieni? Chi ti ha invitato a questa festa?
- Sono solo un vecchio gentiluomo romantico. E tu sei tanto, tanto giovane... come mia figlia.
Minchia! In un attimo ha capito tutto: lui era il padre di ********, la mia padrona sorriso e l'ho baciato a lungo. Ho aspettato un po' e poi ho preso la sua minchia rilassata con una manio e l'ho stretta forte. Si è gonfiata appena e l'ho presa in bocca, succhiandola finché non ho sentito che si induriva.
Purtroppo non siamo riusciti a fare altro sesso perchè abbiamo sentito un rumore di passi avvicinarsi allla stanza. Ci siamo vestiti velocemente facendo finta di cercare la mia borsa, quando un tizio è entrato dalla porta pensando che fosse il bagno. 
Abbiamo riso tutti e due e ci siamo salutati. Sono andata al piano di sotto e ho ballato e bevuto tutta la notte. Al mattino, rientrata a casa, ero mezza brilla e completamente sfinita, ma ancora eccitata per la scopata intensa e inattesa con lui. Eppure, per colpa dei troppi alcolici bevuti quella notte, non so nemmeno come si chiamasse. Non ci siamo mai più incontrati. Ancora oggi, se penso a lui, mi piace ricordarlo come “il vecchio gentiluomo”.

FINE

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