IL GIUDICE E LA MISTRESS - 1° tempo - Gorizia Trasgressiva

IL GIUDICE E LA MISTRESS - 1° tempo - Gorizia Trasgressiva

Ciao a tutti. Kattiva non è il mio nome d'arte, ma questo sito vieta giustamente di farsi pubblicità attraverso i racconti pubblicati. Sono comunque una mistress professionista e voglio raccontarvi una storia strana ma vera. Ilsig.********* Aveva una moglie raccapricciante e due figli adottati perchè lui era sterile. Arrogante e presuntuoso sul lavoro, a casa sua era un perfetto imbecille e veniva costantemente comandato dalla moglie 50enne, tanto che un bel giorno, tramite amici comuni, mi ha richiesto una prestazione davvero speciale: infliggere alla consorte un po' di allenamento al sesso estremo. Me l'ha affidata 24 ore su 24 per una settimana. Per la famiglia e gli amici era in una clinica inglese per curare la sua depressione, ma in realtà era rinchiusa in una villa di campagna, e sorvegliata giorno e notte perchè non potesse scappare. Isolata al 100%, era costretta a fare sesso ogni giorno con le guardie incappucciate e a subire i miei trattamenti. A volte la obbligavamo a masturbarsi fino all'orgasmo e inviavamo le immagini via internet al marito. Faceva parte degli accordi con lui. era molto perverso. Gli piaceva usare le persone, tenerle prigioniere, dominarle. Ma era incapace di farlo con la moglie e ha ingaggiato me e i miei colleghi, che abbiamo eseguito l'ingrato compito con immenso piacere. Durante le ore a mia disposizione, amavo usare la frusta, sicura di ottenere poi efficaci atti di sottomissione totale. Ad esempio, nella mia ultima punizione (ovviamente registrata per il piacere del marito) si vedeva la grassa donna nuda e appesa al soffitto con tutti i suoi gioielli al collo, ai polsi, alle mani e il sonoro consisteva in una lunga serie di gemiti e grida intervallati da leggeri colpi di frusta (mica potevamo ucciderla!). Altre volte mi divertivo a utilizzare strumenti più tecnologici come i sensori elettrici applicati ai capezzoli, alla clitoride, alla vagina e all'ano, che funzionavano a meraviglia. La vittima aveva già superato l'area dell'orgasmo e del dolore naturale. Era sospesa in una debole semi-coscienza, mentre il suo corpo reagiva istintivamente alle mini-scosse elettriche con orgasmi improvvisi oppure vibrazioni dolorose, in un'orgia di sensi e di alterazione della realtà. I gemiti diventavano di piacere e poi precipitavano in sospiri e urla. Io stessa la guardavo affascinata, eccitata, e finivo per masturbarmi. Non potevo credere quanto diversi eppure somiglianti allo stesso tempo fossero i suoi spasmi di piacere e di dolore. Le lacrime mescolate al sudore scorrevano sulla pelle nuda, sulle mammelle cadenti, sulle coscione invase dalla cellulite, e il suo respiro si faceva più pesante, più profondo.  CONTINUA

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