CONFESSIONI DI UN PIRLA: LA RAGAZZA CON LA CINTURA DI CASTITA' – parte 1 – Gorgonzola (MI) - Gorizia Trasgressiva

CONFESSIONI DI UN PIRLA: LA RAGAZZA CON LA CINTURA DI CASTITA' – parte 1 – Gorgonzola (MI) - Gorizia Trasgressiva

Ho 19 anni e mezzo, e da molti mesi sbircio su PiccoleTrasgressioni.com perchè me l'ha consigliato il mio amico Saìd. Sono nato in Italia da genitori marocchini e frequento sia ragazze arabe che italiane.
Come tutti i giovani, ogni volta che siamo sul più bello, devo lottare con le mutande delle donne che rendono difficile la masturbazione a loro e ostacolano la penetrazione a noi.
Quanti di voi hanno provato con tutte le forze a togliere quelle quelle maledette mutandine, anche solo per far passare un dito? Bene, se la ragazza è araba e fidanzata o infibulata, lasciate proprio perdere.
In settembre ho incontrato Myriam, una egiziana con gli occhi verdi. Era un po' più grande, abitava da poco nello stesso palazzo, e io ero affascinato dalla sua bellezza. 
All'inizio abbiamo solo parlato e ci siamo salutati, fino al giorno in cui siamo rimasti bloccati nell'ascensore. Fuori faceva ancora caldo e lei ha detto:
- Ora cosa facciamo? 
Nella mia mente c'erano solo scene di film erotici e, in due secondi, avevo l'uccello che mi arrivava in gola... 
- Aspettiamo i soccorsi e conosciamoci meglio...
- Per favore fai qualcosa... ho paura! 
- Rilassati, siamo intrappolati tra due piani. Ho premuto il pulsante di allarme e tra un po' ci tireranno fuori. Devi solo avere pazienza.... Se hai troppo caldo, togli il velo e alza la tunica. Sai, sono quasi contento che l'ascensore si è bloccato...
- Non farti strane idee, sono promessa sposa a Mohad, quello che ha la pizzeria alla fine del viale...
- Non credo che possa vederci qui dentro... sei bellissima... posso darti un bacio?
Non ho aspettato la risposta, l'ho stretta fra le braccia e l'ho baciata in bocca. Myriam non ha fatto resistenza, era chiaro che le piacevo anch'io e che nessuno poteva vederci. Allora ho cominciato a palparla dappertutto, entrando nella tunica come un polpo che avvolge la preda. Sospirando, mi ha chiesto di capire che era vergine e che così doveva rimanere fino al matrimonio. Ma, come ogni giovane ragazza con gli ormoni che ballano, tremava e ansimava dalla voglia. E' stato in quel momento che ho abbassato i miei pantaloni, gli slip e ho premuto il cazzo durissimo sulla sua pancia. Ma quando l'ho sollevata per le cosce bloccandola sulla parete dell'ascensore e ho afferrato le mutandine, ho sentito subito qualcosa di strano.

CONTINUA

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